Cornacchia Maia

Maia Cornacchia


Nata a Bologna l’11 dicembre 1949, laureata in Filosofia con una tesi sperimentale in Psicologia, nel 1972 lascia il Teatro per svolgere attività di ricerca e formazione.

Dalla Filosofia, dal Teatro e dalla necessità di portare la ricerca nella nostra quotidianità, nel 1985 nasce la Pratica di Lavoro Organico: un esercizio di ascolto che si colloca nel solco originario di tradizioni diverse. Pratica perché, più che muoversi nel territorio delle risposte, si lascia portare dalle domande e si pone in ascolto dell’esperienza; Lavoro perché, esplorando le possibilità percettive, tenta di abitare consapevolmente il corpo, il silenzio e il mondo, incontrandone gli orli; Organico perché fa spazio a un sentire che sa stare in relazione con la vita e lascia affiorare un sapere organico capace di rinnovare la qualità delle nostre risposte.

Ha imparato e impara da tutto e da tutti, come accade ogni volta che ci mettiamo in ascolto, ma i suoi più grandi maestri, oltre a Jerzy Grotowski e Carlo Sini, sono stati e sono i suoi figli, i suoi allievi, i bambini, i boschi, le montagne, gli indiani d’America, il suo corpo e tanti altri irriducibili.

Socia fondatrice e docente di Philo – Pratiche filosofiche e socia fondatrice di Sabof, opera come formatrice in P.L.O. e come analista a orientamento filosofico e a mediazione corporea, in sedute individuali e di gruppo.

Socia di Mechrì, da diversi anni collabora anche con la Facoltà di Scienze della formazione e con il Master in Culture simboliche dell’Università di Milano Bicocca. Si occupa della formazione dei clown dottori di diverse Associazioni italiane e estere e dal 2001 collabora con l’Associazione Gigi Ghirotti di Genova che assiste malati terminali di tumore e aids.

Redattrice della rivista Scena dal 1975 al 1981, ha curato la rubrica “lo straordinario nell’ordinario” per aam terra nuova e pubblicato numerosi articoli e saggi su varie riviste e libri collettanei.

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