Il singolo individuo, con il suo specifico destino, è il prototipo del collettivo, è l’alambicco in cui vengono distillati i veleni e gli antidoti della collettività. È per questo che l’accadimento psichico profondo che interessa il singolo e che in quest’ultimo si può sperimentare è di enorme importanza in un periodo di transizione e di disgregazione delle norme collettive.
Erich Neumann

La Società di Analisi Biografica a Orientamento Filosofico riunisce gli analisti biografici a orientamento filosofico già attivi professionalmente, psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, psicoanalisti e altri professionisti della cura che abbiano comunque svolto una approfondita esperienza di analisi personale.

In un mondo attraversato da crisi epocali in cui il bisogno di orientamento esistenziale esonda l’ambito della medicina specialistica condividiamo, come membri di SABOF, la responsabilità di connettere le dimensioni biografiche della formazione e della cura, di favorire il dialogo tra diverse discipline, di ampliare le cornici di senso attraverso uno sguardo filosofico, antropologico, psicoanalitico e laicamente spirituale. Per questo valorizziamo, nel “metodo biografico” di ricerca, non solo la pluralità e lo spessore dei vari ambiti disciplinari ma anche l’interdipendenza delle esperienze umane e professionali vissute, a cominciare da quelle che ci impegnano quotidianamente nella coltivazione della realtà associativa e inter-istituzionale.

Sabof è una associazione professionale legalmente riconosciuta ai sensi della legge n. 4/2013 e la  sede è a Milano, in via Piranesi 12.

Eterogeneità della comunità Sabof

Occorre quindi pensare e proporsi una formazione non affiliativa. È certo un grosso problema, da discutere a lungo insieme. Qui accenno solo a due punti fondamentali. Primo, il distacco dell’analisi personale, o comunque sia di quella esperienza della ripetizione fatta in prima persona, dall’istituzione, dal potere.
Secondo, costituzione di gruppi di autoformazione, aperti, freudiani e non freudiani, analitici e non analitici, tali da consentire e anzi obbligare a un confronto delle esperienze dei singoli partecipanti.
(…) Inutile sottolineare le difficoltà di questo progetto.
(…) esso presuppone e si accompagna a ciò che, con un termine un po’ giù di moda,
ma che mi sembra opportuno riprendere, a ciò che potremmo chiamare una rivoluzione culturale.
Elvio Fachinelli

Vicini, numerosi e distinti sono gli ambiti disciplinari in cui i soci SABOF si sono individualmente formati prima di accedere alla Scuola Philo e prima di divenire analisti biografici a orientamento filosofico e soci di Sabof.
Una panoramica di tali background formativi può dare un’idea della ricchezza del sostrato culturale della comunità:
la filosofia e le pratiche filosofiche; le scienze della formazione e della comunicazione; le scienze pedagogiche; la psicologia, la psicoterapia, la psicoanalisi (e tra le psicoterapie e le psicoanalisi sono compresenti, a oggi, gli orientamenti junghiano, freudiano, lacaniano, ferencziano, gestaltico, relazionale-sistemico);  la medicina e la psichiatria; le formazioni alla cura non afferenti a ordini professionali; le formazioni legate alle pratiche di consapevolezza corporea;  la teologia e le formazioni in diverse tradizioni spirituali senza alcuna esclusione confessionale; l’antropologia e la sociologia; le lettere, il teatro, la storia dell’arte, la musica; l’astrologia; la matematica e la fisica.

I denominatori comuni di questa “compagnia eterogenea” che converge in Sabof sono l’esperienza di una approfondita analisi personale, la connessione etica tra saperi e vita vissuta, la vocazione alla “filosofia come stile di vita” e una certa postura di ricerca ispirata agli ideali orientativi della “comunione delle differenze” e della “autorealizzazione solidale”.

Vita associativa e “metodo biografico”:
le cinque regole della comunicazione biografico-solidale

Il principio dell’individualità, che fa dell’individuo qualcosa di unico, irripetibile per definizione, e di incomparabile, è la base teoretica della simultanea legittimità di due opinioni diverse.
A questo nuovo modo di considerare dobbiamo ancora lentamente abituarci!
Ernst Bernhard

Il confronto tra i diversi indirizzi teorici implica per la comunità un esercizio costante di trascendimento delle rigidità identitarie e delle identificazioni dogmatiche e rappresenta un esperimento innovativo di vita filosofica condivisa.

Le cinque regole della comunicazione biografico-solidale sono uno degli esercizi basilari implicati da tale esperimento.  Lungi dal rappresentare un elenco di precetti letterali esse aiutano a rammentare la postura relazionale verso cui tendere in ogni occasione della vita didattica e associativa:

  1. Il riferimento all’esperienza biografica è sempre presente, indipendentemente dal tipo di discorso.
  2. Le affermazioni dell’altro vengono accolte come espressione del suo sé e delle sue credenze. Ciò significa che la comunicazione si discosta dall’opposizione di tesi in competizione per una verità che escluda la verità dell’altro.
  3. L’ascolto dell’altro è aperto, il che significa che tende a sospendere ogni interpretazione sostitutiva del tipo “Quel che ho sentito è solo una copertura di qualcos’altro”.
  4. Il contributo e la restituzione di chi ascolta tendono a esprimersi come un’offerta anamorfica, il che significa la possibilità che il diverso punto di vista scopra altri aspetti di ciò che si è detto, e che questi altri aspetti possano essere liberamente presi in considerazione, o trascurati, da chi guida l’incontro.
  5. La tentazione della distruttività nella contrapposizione confutativa deve essere sospesa e riesaminata autoanaliticamente e in silenzio.

Per approfondire “regole e finalità della comunicazione biografico-solidale” vedi  R. Màdera, La Carta del senso,  Raffaello Cortina, Milano, 2012, pp. 227-236.

Pensiero ispiratore e tempi di co-fondazione

‘Creare’ dice di quello strumento mentale che chiama all’apparire le modalità di esistenza dell’essere mai prima apparse. Creare un ‘mondo’ e un ‘uomo’ è inventare per un popolo una modalità di esistenza nuova rispetto a quelle che già apparivano.
Carlo Enzo

 Ispiratore e cofondatore della Società di Analisi Biografica a Orientamento filosofico (SABOF) è il filosofo e psicoanalista Romano Màdera.

Professore ordinario di filosofia morale in diverse università italiane e psicoanalista junghiano (membro AIPA e IAAP), Romano Màdera ha dato vita sin dagli anni Novanta ai Seminari di Pratiche Filosofiche, prima all’Università di Ca’ Foscari di Venezia e poi nel 2002 all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nell’autunno del 2006 ha fondato a Milano la Scuola Philo – pratiche filosofiche, sintesi innovativa tra pratiche filosofiche e psicologie del profondo. La proposta nel campo della ricerca e della cura del senso che Màdera chiama “analisi biografica a orientamento filosofico (Abof), è ampiamente elaborata nelle sue opere e nei suoi articoli (cfr. (https://it.wikipedia.org/wiki/Romano_Madera)

Nel 2007 alcuni docenti della Scuola Philo in Abof, assieme a colleghi di diversa formazione, fondano la Società di Analisi Biografica a Orientamento Filosofico – SABOF (legalmente costituita con atto pubblico nel 2013 ex legge n. 4/2013).